Buongiorno,
avrei bisogno di un parere medico sui rischi da utilizzo di metadone. E' possibile che un soggetto sottoposto a terapia con Metadone per disintossicarsi dall'eroina, ma che, sottoposto ad analisi del sangue, risulti con quantità di metadone nel sangue superiore 6-7 volte al limite e che assuma, dietro prescizione medica, benzodiazepine, anche queste presenti nel sangue con dosaggio 6-7 volte oltre il limite, possa morire per una trombo embolia polmonare, o è da escludere? Tanto più se il soggetto ha sofferto di pleurite, ed è stordito, rallentato nei movimenti e con dispnea anche a riposo? Ho letto di alcune risposte circa i rischi di trombosi e embolie per uso errato di metadone. Gradirei un parere in merito. E sapere se ci sono degli studi in proposito. Grazie a chi risponderà e buon lavoro,.
Risposta
la risposta al quesito è piuttosto complessa, anche perché i dati di partenza non sono chiari.
La concentrazione di metadone nel sangue dei pazienti in terapia varia molto da caso a caso, in funzione della dose giornaliera del farmaco e della velocità di metabolizzazione.
Dato che la posologia è molto variabile (da decine di mg/die a centinaia di mg/die), non ci si può riferire ad una concentrazione terapeutica "standard", come per altri farmaci.
In letteratura non sono descritti casi di tromboembolia in seguito a sovradosaggio di metadone per uso orale, ma solo in caso di uso parenterale (pazienti che si iniettano il farmaco endovena).
Naturalmente, in soggetti predisposti, la drastica riduzione del movimento (allettamento, confinamento) favorisce la formazione di trombi venosi negli arti inferiori e quindi la possibilità di embolie polmonari.
La causa di morte nell'overdose di metadone è la depressione respiratoria e, in alcuni casi, l'allungamento dell'intervallo Q-T e la torsione di punta
R.Baronti medico sostanza.info