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Relatore sulla droga: il trionfo di Giovanardi fa infuriare Gassman

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Uno dei più arrabbiati sembra l’attore Alessandro Gassman, che prima ha twittato: «Mettere Giovanardi a decidere su legge sulle droghe, come mettere allergico ai latticini all’assaggio mozzarelle». E poi ha rilanciato: «Buongiorno Presidente...ma Giovanardi alla legge sulle droghe?...ma veramente?! Ahahahahahahahahahah».. Scherzano.

La Rete, insomma, come sempre avviene in questi casi, tende a mascherare l’indignazione con l’ironia: «Dopo #Giovanardi relatore per il dl sulle droghe suggerisco Torquemada per la riforma della giustizia e Attila curatore del verde pubblico», si legge in un altro tweet. Oppure: «Nominare Giovanardi relatore al senato del DL sugli stupefacenti è come affidare un asilo nido ad Annamaria Franzoni». E via cinguettando..

Certo è che la nomina del padre della legge Fini-Giovanardi sulle droghe leggere a co-relatore (con Amedeo Bianco del Pd) al Senato del decreto sugli stupefacenti, suona un po’ come una provocazione non soltanto nei confronti di chi sulle droghe leggere ha posizioni assai differenti, ma anche verso la Corte Costituzionale, che aveva bocciato la vecchia legge firmata proprio da Carlo Giovanardi. Ma il Pd ogni tanto deve dare qualche soddisfazione al Ncd, il partito con cui è alleato, che sta cercando anche con il ministro Beatrice Lorenzin di fornire un’idea di severità anche nei confronti delle droghe leggere.

Non leggero è andato lo stesso Carlo Giovanardi, che in commissione affari sociali e giustizia, ha detto: «E’ un decreto legge in scadenza, quindi i tempi devono essere rapidi. Ritengo si possa approvare così com’è».

Alla fine il nodo del contendere sono le tabelle in cui vengono suddivise le droghe. Il partito di Giovanardi e della Lorenzin avrebbe voluto inserire la cannabis nella stessa categoria delle droghe pesanti. Ma il decreto prevede invece una suddivisione in 5 categorie e reintroduce la distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere, cancellata dalla legge Fini-Giovanardi. La I e III tabella raggruppano le droghe pesanti, la II e la IV quelle leggere. La V riguarda le droghe a uso terapeutico. Le tabelle regolano le circa 500 sostanze classificate dal 2006. Nella tabella I (droghe pesanti) rientrano gli oppiacei naturali o sintetici; le foglie di coca e gli alcaloidi derivati; le anfetamine; tutte le droghe sintetiche a base di tetraidrocannabinolo (Thc, principio attivo della cannabis) e ogni altra sostanza che produca effetti sul sistema nervoso centrale e abbia capacità di determinare dipendenza fisica o psichica. Nella tabella II (droghe leggere) rientra la cannabis senza distinzione tra indica, sativa, ruderalis o ibrida.

www.ilsecoloxix.it/p/italia/2014/05/07/ARZHdf-relatore_infuriare_giovanardi.shtml

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