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World Drug Report 2009. Cambiano i pattern di uso di droga a livello globale e le politiche di risposta al traffico di droghe illecite

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Il rapporto World Drug Report 2009 dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), oltre a presentare le statistiche aggiornate sulla produzione, traffico e uso dei principali tipi di droga, pone un’enfasi speciale sulla relazione esistente fra i meccanismi di controllo e il mercato nero criminale.

Dalla prefazione del Direttore Esecutivo dell’Ufficio dell’ONU nel World Drug Report 2009, emerge la volontà di cambiamento nell’approccio verso l’uso di droghe illecite, che continua a essere diffuso in tutto il mondo e a porre seri problemi di salute pubblica.

Nelle prime pagine del rapporto, l’italiano Antonio Costa riconosce che il controllo esercitato fino ad ora sul mercato e sull’uso della droga non sta funzionando. Tale controllo ha infatti generato un mercato nero di dimensioni macroeconomiche, inserito in dinamiche di corruzione, violenza e crimine organizzato, che non può essere disconosciuto.

Il Direttore di UNODC mette però in guardia sulle possibili generalizzazioni della problematica e la ricerca di soluzioni semplicistiche. La possibilità della legalizzazione del mercato delle droghe viene definita un “errore storico”, alla base del quale vi è il fatto che le droghe rappresentano un serio pericolo per la salute pubblica, e legalizzarne il mercato potrebbe porre il rischio di un’epidemia della tossicodipendenza.

Secondo Costa, “le società non dovrebbero scegliere fra la protezione della salute pubblica e quella della sicurezza, ma possono e devono perseguire entrambi”. La soluzione proposta dal Rapporto è quindi quella di un miglioramento del policy mix, con un passaggio dei meccanismi di controllo attuati dalle forze dell’ordine dagli utilizzatori ai trafficanti di droga accentuando le politiche repressive nei confronti dei trafficanti, rispetto al controllo sugli utilizzatori, e incrementando gli investimenti nei servizi di trattamento e prevenzione: la tossicodipendenza viene quindi riconosciuta come un problema di salute, e viene sottolineato come l’arresto e incarceramento degli utilizzatori di droga si mostri raramente efficace nel promuovere la loro riabilitazione. Si suggerisce inoltre di porre maggiore attenzione sulla problematica delle grandi città, dove si concentra la maggior parte del traffico illecito di droghe, aumentando investimenti sulle infrastrutture e sulle persone, in particolare i giovani. Infine, si richiama l’attenzione dei Governi verso la ratifica e la messa in atto della Convenzione delle Nazioni Unite contro il Crimine Organizzato (TOC) e della Convenzione contro la Corruzione, e dei relativi protocolli contro il traffico di esseri umani, armi e migranti.

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