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Alcool e solitudine: vi prego aiutatemi

Mi sto rovinando. Ho solo 32 anni, la solitudine e una serie di delusioni che mi hanno ucciso come persona mi hanno portato a trovare il piacere di un bicchiere di vino la sera a casa da sola piuttosto che uscire e fare tardi. Purtroppo il bicchiere di vino è aumentato sempre di più, diventando una bottiglia, a volte due. Il giorno dopo mi sveglio regolarmente con mal di testa e voglia di fare nulla. I miei rapporti personali si sono a dir poco dimezzati, anzi... di giorno sono lucida e tranquilla, la sera ho voglia di bere, allentare quei freni inibitori che la mia forma di depressione mi ha installato, sentire gente al telefono e sembrare allegra e tranquilla, quando sono tutto meno che questo. Tanto più con questo problema. E' un circolo vizioso ma voglio uscirne perchè so che mi sto uccidendo piano piano

Commenti

Re: Alcool e solitudine

Non posso. Non posso dare a mia madre un ulteriore dolore simile, sono certa che la ucciderei. Ne abbiamo passate troppe in famiglia e ora lei è da sola. Vorrei trovare la forza tramite esperienze e persone che mi ascoltino virtualmente per smettere. La razionalità c' è, ogni giorno mi dico basta sapendo che mi sto rovinando, arriva sera e trovo sempre il piacere di un bicchiere di vino ordinandomi di fermarmi a quello. Il problema è che non mi fermo. Non credo di essere dipendente fisicamente, ho iniziato a bere ogni tanto ad agosto, poi è finita la storia della mia vita e sono entrata nella disperazione più totale. il vino non mi fa pensare. Ma dopo ovviamente sto peggio. Credo che la mia sia diventata più una piacevole abitudine serale per non pensare a quanto sia sola e stia male

Re: Alcool e solitudine: vi prego aiutatemi

SI DAVVERO, "VIRTUALMENTE" NON RISOLVERAI NULLA DI NULLA, solo parole su uno schermo scritte da qualcuno, magari sensibile e sompetnte ma che non potra' mai rimepire quel vuoto che hai bisogno di rimpire con 2 bottiglie a sera
.
Ecco che se vai in un Sert ti possono dare
Alcoover, che toglie il bisogno di alcool,
o
Antabuse, che copre completamente gli effetti dell'alcoool (quest'ultimo piu' pericoloso, bisogna astenersi totalmente)
Poi parlare con qualcuno, ma di reale, perché bere ogni sera da sola dopo una delusione, da agosto ad oggi sono 9 mesi
certo non avrai i tremori ma ti assicuro che se stasera non tocchi alcool......NON STARAI BENE
.
e questo e' l'inizio
Se vai al Sert tua madre non lo verra' mai a sapere
.
Sugar

Re: Alcool e solitudine: vi prego aiutatemi

MA DELUSIONE E SOLITUDINE TI HANNO FATTO INIZIARE, C'E SEMPRE UN EVENTO SCATENANATE
.
nulla di male....
io uso droghe & terapie sostitutive da oltre 20 anni e sono qui al lavoro pulito lucido e tranquillo,
e ho anche bevuto tanto, ma mi sono reso conto che l'alcool, e' davvero la peggiore delle droghe perché costa poco e puoi farlo ovunque, sempre, non-stop
E' davvero una brutta besta l'alcool quando viene usato per rimepire un vuoto e restare da soli, cullati dalla brezza di Dioniso.....ma dopo un po' ...........la culla diventa una catena
Davvero nulla di male, puoi anche andare da un medico privato, cercghi sul web quelli della tua citta' che curano questo disturbo, ma da sola.........non e' facile
ECCO PERCHE' LA GENTE SI METTE IN TERAPIA
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PIU' CHE ALTRO DOVRESTI RINIZIARE A USCIRE DI CASA E TROVARE UN RAPPORTO UMANO CON LE PERSONE.......ovvio che se si finisce al Pub a sbronzarsi, ecco, non e' il rapporto giusto (hahaha)
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Dai, 9 mesi non sono poi tantissimi, puoi ancora prendere prendere il toro per le corna, ma senza dormirci troppo sopra
.
Sug

Re: Alcool e solitudine: vi prego aiutatemi

La storia è molto più articolata. Ho perso mio padre, sono sola da dieci anni, ho avuto una serie di storie malate, ho subito violenze, ma mi sono sempre rialzata a testa altissima. L' ultima volta è stata fatale, dovevo operarmi, ero da sola a Roma, il mio fidanzato mi ha mollato qui, discutevamo tutti i giorni se ci sentivamo, sempre da sola, sempre a casa... ho iniziato con una birretta per alleviare il nervoso. Ma mi è piaciuto sempre di più. A volte rimango sobria e non vado oltre, a volte mi sento male e reagisco ancora peggio. So di valere, come persona, come figura professionale, come donna. Ma questa cosa mi sta rovinando e non me lo posso permettere. Dovrei rivolgermi al medico ma mi vergogno da matti perchè so che la gente pensa che io sia la brava donnina di casa sveglia e affettuosa

Re: Alcool e solitudine: vi prego aiutatemi

Questi sono tutti i sintomi giusti per farti imboccare una bella dipendenza e quella da alcool poi è fra le peggiori.Cosi come ti sei sfogata qui ti puoi sfogare con un terapeuta, oltretutto il tuo limite è puramente mentale.Se pensi che io invece non sto uscendo ultimamente per non bere,non che mi piaccia bere,ma se esco che faccio? Mi sgargarozzo mille tennents divento stupida molesta e magari mi fotto pure la patente.In genere si beve in compagnia il fatto che tu bevi da sola è un segnale di allarme di futura probabile addiction.Devi seguire una terapia e fregatene di quello che pensa la gente.

Re: Alcool e solitudine: vi prego aiutatemi

Ciao!
Mi unisco al consiglio di altri utenti: un appoggio "virtuale" qui sul sito è sicuramente una cosa gradita, e qui troverai tutto il sostegno che desideri, ma non è sufficiente a risolvere il problema.
Come hanno detto anche altri utenti, perché non ti rivolgi a uno psicoterapeuta? Sarebbe una cosa totalmente anonima, tua madre non lo verrebbe mai a sapere, e il terapeuta è legato al segreto professionale, perciò non devi temere che la tua immagine ne risulti in qualche modo "intaccata". Ho messo intaccata tra virgolette perché non c'è nulla di male ad andare da un terapeuta (io stesso ci vado: e conosco una marea di miei coetanei che ci vanno), però nella nostra società ci sono ancora piccole sacche di resistenza che vedono l'andare da uno psicologo come qualcosa di cui vergognarsi. Anche se, ovviamente, non c'è proprio nulla di cui vergognarsi: se uno ha un problema al cuore va dal cardiologo, all'orecchio da un otorino, e se qualcuno sta affrontando delle difficoltà a livello personale ed esistenziale, lo psicologo è una buona scelta per venirne a capo.
Da soli, purtroppo, si può far poco: con l'aiuto di un terapeuta, possono venir fuori i tanti motivi che ti hanno portato alla situazione attuale, e può aiutarti a risolverli.
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E ti assicuro che non sei stata "debole a cascarci": in questi circoli viziosi ci può cadere CHIUNQUE. Vero che devi attivarti per risolvere la situazione, ma pensare che sia "colpa tua" è sbagliato: quando ci troviamo in brutte situazioni, cascare nelle dipendenze o in comportamenti compulsivi è facilissimo. Non puntarti il dito contro: responsabilizzarsi è una cosa, colpevolizzarsi è un'altra.
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Posso farti una domanda finale? Non prenderla male, non cerco di psicanalizzare nessuno (è una cosa che odio quando lo fanno a me, figuriamoci se cerco di farlo agli altri!), ma ho notato alcune frasi che hai scritto:
"mi vergogno da matti perchè so che la gente pensa che io sia la brava donnina di casa sveglia e affettuosa"
"mi sono sempre rialzata a testa altissima"
"sentire gente al telefono e sembrare allegra e tranquilla, quando sono tutto meno che questo"
Non so perché, ma da queste frasi mi pare che, inconsciamente, tu possa aver represso e trascurato le tue emozioni per dare un'immagine esterna di te forte e risoluta. Stessa sorte toccata, forse, ai tuoi bisogni più profondi. Ovviamente non è qualcosa che hai fatto appositamente, è semplicemente "successo" a livello inconscio.
(O forse il perché lo so: io ho sofferto di una cosa molto simile, e le frasi che tu hai scritto erano le stesse che io pensavo. La gente quando pensa alla "depressione" pensa a una persona sempre mogia, che non sorride mai, e non sospetta che invece spesso le persone depresse mostrano sempre un lato allegro, per evitare di venire "scoperte", di deludere le aspettative altrui, o per evitare che gli altri si preoccupino troppo per lei. Scusa, forse sto divagando).

Re: Alcool e solitudine: vi prego aiutatemi

La solitudine non ha sesso ma forse al femminile è molto più sottile e complessa,questo scompensa parecchio.Quella frase " mi sento sola in mezzo a un mare di gente" la sto provando adesso dopo tantissimi anni ,dopo tantissime conclusioni e ragionamenti...dopo tantissime persone che hanno attraversato la mia vita ed ancora lo fanno,dopo che questa sensazione bruttissima mi ha divorato per anni.E' semplicemente una condizione mentale, soprattutto per una donna dinamica uscire e fare nuove conoscenze è davvero semplice, come sempre è tutto nel cervello l' ingrippo.Autostima sempre troppo bassa,paura del giudizio altrui,timori infiniti ti fanno immaginare di non poter fare nulla di bello invece il mondo è lì a un passo e tu non lo vedi,lo guardi semplicemente,nel frattempo ti fai divorare dal signor vino,dalla signora droga,etc.Per questo un percorso psicologico è necessario per evitare l inevitabile,quel nodo che è nella tua testa va sciolto,meglio scioglierlo prima dell' impatto che dopo.In fondo siamo nati soli e moriremo soli tutto il resto è un contorno,meglio se ci contorniamo di gente positiva comunque, la cernita è anche fondamentale.Sto imparando tante cose da quando uscita dal tunnel mi sono imbattuta in un cocainomane alcolizzato che mi menava e da poco me ne sono liberata a gran fatica,senza denunciare.Ho dovuto disinstallare tutti i pulsanti di insicurezze e bassa autostima di nuovo come ho fatto nel percorso con la Rob ,ho dovuto e sto facendo leva sulla mia forza di volontà e la mia ormai consolidata autostima che a tratti cede(ovviamente) ma adesso dopo tutto il percorso è più salda ormai.E se mi sento sola adesso col senno di poi finalmente sto bene perché ho capito che non tutti fanno per me,che bisogna centellinare le persone perché quelle sbagliate ti fanno sentire sola in mezzo a un mare di gente,che se voglio esco e c è un mondo da scoprire e che la solitudine ed il silenzio infondo sono d'oro,sono quei momenti di riflessione con il tuo inconscio che servono più di tutto.
Per altro Roma è una capitale multiculturale e piena di locali e posti dove conoscere gente interessante ed estroversa di tutte le tipologie di culture, dal più coatto al professionista con la doppia vita,ce n'è per tutti i gusti davvero chi si vuole rintanate in casa a bere o a drogarsi è solo perché non vuole altro.

Re: Alcool e solitudine: vi prego aiutatemi

RockanRoll
come stai ???
immagino sia cambiato poco dall'altro giorno ad oggi, ma stai prendendo in considerazione l'idea di chiedere aiuto a un medico o a una struttura ??
spero di si'..........riempire i vuoti con l'alterazione, e' quello che ho sempre fatto io, mi trovo a 45 anni ancora qui con un percorso da iniziare
Tutti abbiamo un percorso da iniziare......prima che la situazioe precipiti
Resta solo da capire quale che sia il percorso piu' idoneo
ciao e buona giornata
Sugar

Re: Alcool e solitudine: vi prego aiutatemi

Ciao! Per un giorno non ho bevuto niente, ieri ci sono ricascata perchè ero molto triste. Ho deciso di comprare un libro che ha aiutato molte persone. Lo so, è facile dire "vai da uno psicoterapeuta", fai questo e fai quello... ma a Roma senza macchina, e senza avere la disponibilità economica che mi possa permettere simili spese costanti, non è più così semplice

A Roma senza macchina e senza

A Roma senza macchina e senza soldi puoi perfettamente partecipare alle mille riunioni di Alcolisti che ci sono in tutta la città. 

Non costano nulla e ci arrivi con la metro.

Il punto è non volere scusa no ...non potere.

ciao1 ho lo stesso tuo

ciao1 ho lo stesso tuo problema..una vita fatta di abusi dolore  e solitudine profonda..sono una persona depressa ora lo so..ma fino a ieri bere era solo il mio modo di reaggire alla solitudine che ho dentro.. ho cominciato con una bitrra quando finivo di lavorare..erano birre leggere poi sempre piu forti e sempre piu bottiglie...poi ho perso il lavoro peroprio per questo nn mi svegliavo la mattina e se ci andavo a lavorare era palese a tutti che nn ero io..assente irritabile ho cominciato a dimenticarmi le cose...Poi sono finita al crack maledico quel giorno che l'ho provato..mi ha dato una sensazione ancor migliore del alcool..cosi mi ci sono infognata per un anno..ma perfortuna nn so come ma ci sono riuscita a non toccarla...questo vuol dire che abbiamo la forza dentro di noi...Anche io non ho elaborato tutte le fratture che sono avvenute nella mia anima..anzi ne sono scapatta per anni..oggi ho 31 anni..non ho un lavoro..non ho soldi..per fortuna ho un uomo che mi ha preso la mano e mi sta vicino..ma amica mia la vera lotta la dobbiamo fare contro i meccanismi di difesa mal sani che abbiamo accolto nella nostra vita..abbiamo BISOGNO DI AIUTO E TANTISSIMA INFINITA FORZA DI VOLONTà..PERCHE CI MERITIAMO DI AVERE UN PO DI PACE DENTRO NOI...SIAMO PERSONE MERAVIGLIOSE E TUTTO POSSIAMO DOBBIAMO VOLERLO DAVVERO..ORA IO NN SONO USCITA DEL ALCHOOL MHA QUALCOSA DENTRO DI ME STA DICENDO BASTA..HO PERSO TUTTO MA NON VOLGIO PERDERE ME STESSA...SOLO COSI DIAMO LA MANO A NOI STESSE...SCUSA LA PUNTEGGIATURA MA SONO UN FIUME IN PIENA CHE è FELICE DI FARTI SAPERE CHE NON SEI SOLA.. SIAMO IN TANTI PULTROPèPO MA NON DEVE FINIRE MALE PER FORZA..QUESTA VITA ABBIAMO ED IO NON VOGLIO PERDERLA DENTRO UN BICCHIERE O UNA SOSTANZA..NON TI CONOSCO MA CORAGGIO CE LA POSSIAMO FARE..DEVI SOLO VOLERLO CON TUTTA TE STESSA..MA TUTTA...E FARE TERAPIA PER CAPIRE QUELLO CHE ABBIAMO..PERCHE CREDIMI NOI CREDIAMO DI SAPERLO MA NON è COSI . SOLO SE SAPPIAMO FIN DOVE ARRIVA IL NOSTRO ABISSO POSSIAMO RISALIRE..UN FORTE ABBRACCIO

 

Ciao ho 54 anni sono un ex

Ciao ho 54 anni sono un ex alcolista che dopo dieci anni ci è ricaduto per una serie di problemi che mi sembrano insormontabili. Ho cominciato a frequentare persone ben poco racomandabili, tanto che per la prima volta in vita mia ho fumato cocaina. Ho tanta paura di finire male visto che già ora sono in condizioni pressochè pietose. Non so chi sono le persone che frequento ho paura di trovarmi in un girone infernale da cui non uscirò più. La lucidità viene sempre meno e io mi appoggio alle persone più brutte che però non mi giudicano, infognandomi e rischiando anche di avere guai con la legge. Tutto questo perchè il mio cervello ha fatto crack. Ho iniziato una terapia psicologica che però non mi sta portando benefici, sono passato ad una terapia farmacologica che pero con l'alccol peggiora le cose sono disperato e penso che non sia da esseri umani vivere così.

Ciao,

Ciao,

lo soluzione è movimentare le stesse risorse che ti hanno aiutato a smettere di bere in passato.

Come avevi fatto? Da solo o ti eri rivolto a qualche servizio?

Ciao a tutti, io vorrei un

Ciao a tutti, io vorrei un aiuto per capire se è normale o se anche voi,dopo aver bevuto tanto, avete attacchi di panico, il giorno dopo intendo, io ci sono cascato ancora dopo 4 mesi e mezzo, cioè dal 1 gennaio.

Ieri ho bevuto tanto, oggi niente ma come dicevo prima,sto male, sembra un po' come morire, tremori, ansia, sudo freddo ecc..

Premetto che ci sono già passato da queste sensazioni ma fa sempre un po' paura. Vorrei sapere se qualcuno di voi ha passato cose simili alle mie. 

Grazie

Ho letto le varie esperienze

Ho letto le varie esperienze perché in questo periodo mi sento in trappola e sera dopo sera ho cominciato a trovare conforto nella vodka o nel rhum. Sono intrappolata in una vita dalla quale non riesco ad uscire e mi sto accorgendo che sempre più spesso durante il giorno penso con sollievo a quando potrò bere i miei drink serali. Non voglio finire nellennesima gabbia ma non vedo più prospettive per la mia vita. Ho 32 anni e vivo come una prigioniera. Non so come eludere la mia prigionia e l'alcool è l'unico conforto. Ma ho paura che presto si trasformerà in un ulteriore padrone e ho paura