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Buongiorno, vorrei sapere se le urine sono sempre pulite ,quanto dura la terapia con il suboxone ovviamente sono in mano a un sert . Vi ringrazio in anticipo e vi auguro una buona giornata.

informazioni sui servizi sociali e di recupero
Risposta 

La terapia con il farmaco non ha un inizio e una fine, ma si prolunga per il periodo ritenuto necessario dal medico che ti sta seguendo. Ti consigliamo di parlarne con lui anche per capire la tempistica del trattamento 

Commenti

A me sembra che non lo

A me sembra che non lo sappiano neanche loro come dovrebbe essere la terapia. Perlopiù ciascuno fa a modo proprio cercando di darsi un tono "scientifico". É un peccato, perchè potrebbero fare molto, se riuscissero a entrare nel ruolo giusto. Forse qualcuno c'é però. Direi che è questione di carattere e di predisposizione alle relazioni interpersonali, anzichè di "pofessionalità" in senso tecnico. Ma non sono molti quelli motivati in questo senso, per quanto mi consta.

A me sembra che il tuo

A me sembra che il tuo commento sia assolutamente fuori luogo.

Per prima cosa la durata della terapia dipende dalla persona, ognuno è diverso, quindi gli unici che possono sapere, grossomodo, quanto durerà, sono i medici che lo hanno in cura, quelli della Redazione hanno giustamente risposto, non conoscendolo, che non esistono protocolli che stabiliscono la durata, teoricamente può durare anche tutta la vita, se la persona non guarisce.

Per quanto riguarda la tua esperienza, direi che dovrebbe limitarsi a descrivere semmai i medici da te conosciuti, senza dare un giudizio generale, che non vale niente.

Un saluto

Non si tratta di idee, ma di

Non si tratta di idee, ma di capacità di comprendere un testo scritto. 

Non hanno mai detto che sono eterne, ma che è il medico a stabilire quanto durano.

Più che di analfabetismo funzionale la tua mi sembra banalissima malafede.

No, ti sbagli, non sono

No, ti sbagli, non sono analfabeta e neanche in malafede. Piuttosto sono molto attento. Se una cosa viene presentata come senza inizio né fine, la si denota come eterna. Magari per distrazione, ma sbagliando. La durata delle terapie in genere viene stabilita di comune accordo tra medici e pazienti, in ogni ambito. 

La salute per la nostra cultura e il nostro odinamento giuridico è un bene che attiene alla persona, all'individuo. Non alla società o a coloro che vengono demandati al ruolo specifico. Che i medici possano decidere sui pazienti è una cosa che appartiene ai secoli passati e da cui ci siamo abbondantemente emancipati. Per fortuna direi.

"La terapia con il farmaco

"La terapia con il farmaco non ha un inizio e una fine, ma si prolunga per il periodo ritenuto necessario dal medico che ti sta seguendo. Ti consigliamo di parlarne con lui anche per capire la tempistica del trattamento".

Ma l'hai letta tutta la risposta, o ti sei fermato alla prima virgola?

Non te la prendere, stai

Non te la prendere, stai tranquillo, non succede nente di grave. Io mi riferivo alla parte del “senza inizio e senza fine” che secondo me non è appropriata, lo notavo anche scherzosamente.
Direi che il consiglio di parlare col medico per capire la tempistica del trattamento mi sembra opportuna. Forse un altro medico avrebbe parlato di “concordare” la durata del trattamento, ma ciascuno ha il suo stile.
D'altronde ciascuno si può scegliere i medici che crede.
Poi a mio modo di vedere la terapia non si prolunga per il periodo ritenuto necessario dal medico. Piuttosto per il periodo concordato fra medico e paziente, in base dei consigli del primo al secondo. Mica si tratta di trattamenti sanitari obbligatori. A meno che non ci siano provvedimenti d'autorità.
Non ti arrabbiare. Prendila con calma. Non mi sembra il caso di altrarsi fino a giungere a offendere gli altri per queste quisquilie.

Stai tranquillo, mica me la

Stai tranquillo, mica me la sono presa, ci mancherebbe. Nè era mia intenzione offendere nessuno, e se ti sei sentito offeso me ne scuso. Però permettimi di chiarire che chi usa solo una parte della frase per dar contro, per l'ennesima volta, ad un sistema sanitario che ha aiutato, ed aiuta, migliaia di persone, si possa definire in malafede, senza per questo alterarsi od offendere.

Sul tuo modo di vedere o tra le differenze di terminologia tra necessario e concordato, possiamo discuterne, chiaramente ognuno è libero di pensarla come vuole. Sul dare giudizi generali sul servizio sulla base della tua (presunta) esperienza con qualche medico, mi spiace ma non credo ci sia nulla da discernere.

Un caro saluto

 

Io non do contro nessuno. Le

Io non do contro nessuno. Le mie sono precisazioni costruttive. Non capisco perchè vengano considerate come minacciose o avverse.

Dare dell'analfabeta o tacciare di malafede non è molto carino. Comunque fa nulla.

La gratitudine la condivido. Agli operatori dei servizi e alla società nel suo complesso che mette risorse a disposizione, che meritano di essere valorizzate al meglio da parte di tutti, tossici in primo luogo. 

Gratitudine anche ai privati, professionisti o volontari, che non di rado si adoperano con grande lena senza gravare sulla collettività.

Gli operatori dei SerD casomai penso che vafano pungolati affettuosamente, affinchè non si adagino, in qualche caso, non in tutti, su posizioni di molto dubbio valore e significato.

 

Tu leggi o capisci solo

Tu leggi o capisci solo quello che conviene a te.

Ho detto che non mi sembri un analfabeta funzionale, dunque non ti ho mai tacciato di ciò. 

Ti offendi se qualcuno ti dice che i tuoi commenti sono in malafede?

Non prenderla cosi, sono solo pungolamenti affettuosi perché tu non ti adagi su posizioni di dubbio valore. ;-)

Bene, bravo. Io non ho

Bene, bravo. Io non ho giudicato nessuno, ho espresso opinioni benevole e scherzose. Sono stato giudicato analfabeta e in malafede. Ma accetto le tue scuse.. Però ti raccomando di usare maggiore riguardo in futuro, nei confronti degli altri ma anche di te stesso adottanto modalità più adeguate di confronto.

A me sembra che non lo

A me sembra che non lo sappiano neanche loro come dovrebbe essere la terapia. Perlopiù ciascuno fa a modo proprio cercando di darsi un tono "scientifico". É un peccato, perchè potrebbero fare molto, se riuscissero a entrare nel ruolo giusto. Forse qualcuno c'é però. Direi che è questione di carattere e di predisposizione alle relazioni interpersonali, anzichè di "pofessionalità" in senso tecnico. Ma non sono molti quelli motivati in questo senso, per quanto mi consta.

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Meno male che tu sei quello che non da giudizi. :-)

Non sei stato giudicato analfabeta, questo continui a ripeterlo tu, ma basta leggere i messaggi sopra perché chiunque possa leggere che non è vero. E questo continua ad essere un segno di malafede.

Naturalmente detto in tono benevolo e scherzoso, non vorrei che fraintendessi il mio riguardo per te.

Un po' di etimologia non

Un po' di etimologia non guasta: il verbo "sembrare" si riferisce ada apparenze e quindi opinioni. Che sono tutte rispettabili, comprese le mie. Comprese quelle relative alle modalità di approccio relativamente a una materia complessa quale la tossicodipendenza. Attribuire analfabetismo e maladede sono altro che divergenze di vedute rispetto a modalità di approccio. Ma sembra che le scuse che chiedevi al riguardo non fossero molto sincere. 
 

"Più che di analfabetismo

"Più che di analfabetismo funzionale la tua mi sembra banalissima malafede" 

Dai, smettiamola, questa formula significa semplicemente che il mio analfabetismo sarebbe comunque irrilevante rispetto alla malafede. Mica vorrai mica convincere qualcuno che è una formula civile di conversazione? Per giunta rispetto a un argomento di enorme complessità e incertezza?
 

No, significa che chi non

No, significa che chi non comprende, o fa finta di non comprendere, un testo, o soffre di analfabetismo funzionale è in malafede.

E io ho scritto chiaramente che non credo che tu soffra di analfabetismo.

Dai direi che possiamo chiudere qui la discussione, sento troppo stridore di specchi. Ti lascio l'ultima parola, so che ci tieni, e non vorrei sembrare scortese.

Ti saluto

Ok, grazie. 

Ok, grazie. 
Comunque l'ultima parola non la tengo per me, ma la cedo a un medico. 
Sembra che anche in Italia, come in molte altre nazioni, si stia cominciando a riflettere sul significato della definizione di tossicodipendenza come malattia cronica e recidivante del cervello (che è quella cui spesso si ispirano i nostri SerD). 
Persone informate mi trasmettono documentazione al riguardo. 
Al link seguente una rivista in cui un medico rende conto del modo "affrettato" in cui si giunse a tale definizione, che è ben lungi dall'essere universalmente accettata. E rispetto alla quale è lecita e rispettabile ogni opinione divergente, non necessariamente imputabile ad analfabetismo o malafede. 
L'articolo in questione si intitola "Dark genies, dark horizons, the riddle of addiction".
Non so se in questa sede sarà apprezzato, ma io tendo sempre a essere ottimsta relativamente al desiderio delle persone di ascoltare varie voci senza preclusioni, né atteggiamenti difensivi o offensivi. 
https://libertiesjournal.com/issues/01/

Ancora con sta storia che al

Ancora con sta storia che al Sert ti tengono a vita, non è sempre vero, dipende. In quello che frequento io tendono a dare dosaggio minimo e se si riesce a rimanere puliti invitano sempre a scalare. Io frequento da due anni e mi manca il salto finale da 5 mg a 0 , se sono a questo punto è anche grazie a loro che mi hanno sempre incitato a non adagiarmi ma cercare di portare a termine la terapia. È vero che ci sono differenze enormi tra un servizio e un altro, ma quello delle terapie eterne per tutti è solo un vecchio luogo comune secondo me. Anzi penso che tante volte siamo proprio noi ad incatenarci a vita al Sert, pasticciamo facendoci sopra il metano, portiamo urine false per non perdere l'affido e poi piangiamo perché ci sentiamo in gabbia.

Concordo pienamente con te.

Concordo pienamente con te.

La maggior parte delle persone che si lamentano della durata della terapia sono quelle che continuano a farsi.

Purtroppo la coerenza e soprattutto la gratitudine, sono ormai valori molto rari.

Sinceramente chiedevo solo x

Sinceramente chiedevo solo x curiosità  non xche mi faccio prendendo il suboxone . Ho fumato eroina solo per qualche mese e sempre un grammo o addirittura mezzo al giorno e già un mese che me lo danno 6mg un paio di giorni non lo ho preso e stavo bene  poi le urine sono sempre pulite . Comunque grazie mille delle risposte. 

Di niente, figurati. 

Di niente, figurati. 

Penso che possa rispondere comunque se vuole. 

La mia era solo un'ipotesi, se lo desidera può corregermi. 

Non lo considererei analfabeta o in malafede per questo.

Vedi che ogni tanto

Vedi che ogni tanto concordiamo?

Anche secondo me lui è una persona assolutamente genuina e vera. Tuttalpiù un po confusa. Ma è perfettamente comprensibile.

Certo che è comprensibile che

Certo che è comprensibile che sia confuso.

Io penso sia opportuno tenere conto dei suoi orientamenti personali, anzichè su presunte competenze altrui.

Per la mia esperienza ne viene fuori chi è motivato e trova sostegno alle proprie motivazioni.

I protocolli cui adeguarsi

I protocolli cui adeguarsi passivamente, a meno che non se ne capisca e se ne condivida convintamente il senso, comportano sempre il rischio di allontanarsi dalle proprie motivazioni, sino a smarrirle del tutto, a volte, per trascuratezza propria e/o altrui. 
Meglio essere sostenuti (ma non abbandonati) nel fare di testa propria, eventualmente anche esponendosi a qualche ricaduta (e possibile conseguente correzione di prospettiva), che adeguarsi ai presunti esperti, quale che sia la qualifica.
Importante mantenere sempre la consapevolezza e la fiducia nell'essere protagonisti del proprio recupero (se si desidera recuperare), senza la presunzione di poter fare da soli, ma neanche la sudditanza di adeguarsi ai detentori delle verità terapeutiche (che non esistono), siano esse farmacologiche, psicoterapeutiche, comunitarie o il cavolo che si vuole.
Io sono convinto di questo e molte esperienze mi sembrano confermare che non è una visione campata in aria.
Solo che si tratta di esperienze raramente visibili e di non facile documentazione.
D'altronde mi sembra che tu stesso, TPM, abbia iniziato un percorso di recupero senza alcuna griglia sertarola.
 

Ci ho pensato  a smettere da

Ci ho pensato  a smettere da solo ma non sono riuscito a gestire l'astinenza si i miei lo sanno ho 37 anni e non ho mai nascosto nulla ai miei ovviamente non sono contenti di tutto ciò è nemmeno io sono contento di quello che ho fatto  . Sono anche contento che ho capito abbastanza  in fretta passatemi il termine che mi stavo infogni do. Ultima domanda  ma io se decido di non andare più al posso farlo oppure sOno obbligato ad andare ? Grazie mille in anticipo

Nessun obbligo, nella maniera

Nessun obbligo, nella maniera più assoluta, ci mancherebbe altro. 
A meno di provvedimenti dell'autorità giudiziaria, ma non mi sembra proprio il tuo caso.
Posso chiederti in che città o in che zona vivi?
 

Beh, la Lombardia è una

Beh, la Lombardia è una regione piuttosto dotata, sia come associazioni di volontariato che per gruppi di Narcotici Anonimi. 
Su internet potrai trovare molto. Eviterei Narconon.
Per quanto riguarda i SerD, tieni presente che il 75% delle attività consiste nell'erogazione di farmaci (fonte Ministero Sanità). Il restante 25% delle attività immagino che vi sia comunque collegata. 
Che i tuoi siano informati e collaborativi potrebbe essere una risorsa, ma anche un potenziale fronte di conflitti e supplementari difficoltà. Meglio coinvolgere anche persone esterne alla famiglia.
Lì in zona di gente competente, sia nel volontariato che fra i professionisti, non dovrebbe essere dfficile trovarne.
Sii chiaro nell'esprimere le tue motivazioni, i tuoi intenti, i tuoi obiettivi e la tua reale situazione. Non fidarti di chi non li tiene in considerazione o di chi mette avanti teorie generiche.
In ogni caso il grosso lo dovrai fare tu e sicuramente non sarà una passeggiata.
Però voglio dire, pochi mesi di roba e settimane di sostitutivi sono superabili. Anche perchè si suppone che avendo iniziato a un'età piuttosto avanzata tu abbia già una personalità piuttosto strutturata.
Ma forse anche dei lati da mettere a fuoco e sui quali verosimilmente si è innestato il problema.
Ad Appiano poi c'é quella che secondo me è una delle migliori strutture del mondo, è privata, si paga ma sono proprio in gamba e conosco tanta gente che ne ha giovato veramente tanto e in modo stabile.
Il mio consiglio è quello di rivolgerti a persone o organizzazioni che ti aiutino a scalare i farmaci snza cose brusche, nello stesso tempo aiutandoti a creare protezioni e a fare luce su qualche eventuale ombra personale.
Ciao
 

Ciao,

Ciao,

il fatto che tu non abbia saputo gestire l'astinenza, significa che non sei riuscito a ridurre gradualmente la dose di eroina. Ti capisco perfettamente, sono stato un tossicodipendente anch'io. 

Questa cosa dovrebbe farti ragionare sul fatto che tu abbia comunque maturato una dipendenza psicologica, oltre a quella fisica, che da sola sarebbe facilmente superabile, basta ridurre le dosi gradualmente. Ma è quella psicologica che rende la cosa difficile.

Proprio per questo motivo tu adesso che sei coperto ti senti bene e non hai craving, ma il togliere la terapia potrebbe facilmente farti ricadere.

Ad ogni modo, non è assolutamente vero che il SerT ha il 75% di distribuzione farmaci e il 25% di altre terapie, la cosa di per sè non ha alcun significato. All'interno del SerT ci sono assistenti sociali, medici, psichiatri e psicologi, che sono a tua disposizione. Poi se il 75% degli utenti va li solo a prendere i farmaci e non utilizza gli altri servizi, è una loro scelta, non certo del SerT.

Quindi a mio avviso faresti bene a rimanere li, parlare dei tuoi problemi e dubbi a queste figure, e seguire ciò che ti consigliano.

Se invece vuoi andartene, puoi benissimo farlo, anche se da un giorno all'altro non è consigliabile, dato che poi andresti in astinenza da suboxone, e nessun altro al di fuori del SerT può prescrivertelo. Molto meglio se maturi questa decisione chiedere che ti venga scalato.

Un saluto 

 

Il problema poi

Il problema poi fondamentalmente è che nei SerD ci si ispira soprattutto a una concezione della tossicodipendenza come "malattia cronca e recidivante del cervello", per cui l'ipotesi del completo recupero non è tenuta in grande considerazione e neanche perseguita, spesso. 
Piuttosto non di rado si tende a gestire le persone in una situazione di compensazione famacologica.
Altrove concezioni diverse della malattia conducono a modalità di approccio, di relazione e di intervento diverse.
In ogni caso, ripeto, il grosso dipende sempre da te.
Cerca di districarti e di gestirti nella maniera migliore possibile in relazione alle tue idee e motivazioni, tenendo presente il fatto che comunque la bacchetta magica non ce l'ha nessuno.

In bocca al lupo

ti ripeto che i dati che hai

ti ripeto che i dati che hai messo non significano niente, ogni utente iscritto al SerD è libero di scegliere se usufruire di tutti i servizi o solo di quello farmacologico. Il fatto che la maggior parte usi solo quello farmacologico non significa che il SerD non metta a disposizione altri servizi, ma che la maggior parte degli utenti ci va solo per quello.

E sappiamo tutti benissimo come funziona, ovvero che chi va solo a prendere la terapia e basta lo fa perché non vuole smettere, ma solo rendere più gestibile la dipendenza.

D'altronde nessuno può aiutare nessuno, se questo non lo vuole.

Che i SerD siano affrancati al fatto che la tossicodipendenza sia una mallattia cronica a carattere recidivante è corretto, d'altronde è ciò che la neuroscienza sostiene. Poi puoi pubblicarmi i link a ricerche di 94 università che sostengono il contrario, poco mi importa, ognuno può studiare e credere quel che vuole, ma è ciò che la comunità scinetifica ritiene corretto, che per me conta.

Ciò tuttavia non significa che considerino la tossicodipendenza una malattia inguaribile,anzi tutto il contrario.Probabilmente tu parli cosi perchè l'eroina o le altre droghe le hai viste solo col binocolo, e con un medico SerD non ci hai mai parlato.

Ogni SerD aiuta e porta a guarigione chi vuole veramente guarire, avvalendosi sia di terapia farmacologica, che di supporto psicologico, che di strutture esterne come cliniche o comunità se ritiene che il soggetto vada disintossicato o tenuto in un ambiente protetto. Molti SerD si avvalgono anche della collaborazione dei Narcotici Anonimi.

 

 

La comunità scientifica non

La comunità scientifica non esiste. La definizione di "malattia cronica e recidivante del cervello" è stata stabilità arbitrariamente dal NIDA e dal suo direttore Alan Lescher nel 1995 e non è condivisa da moltissimi studiosi, anche "neuroscientifici" per il semplice fatto che, a differenza dell'Alzheimer e del Parkinson, la tossicodipendenza da oppiacei non è involontaria e non annulla la capacità di prendere decisioni.

Certo, ci sono SerD in cui i percorsi terapeutici sono scelti con maggiore considerazione delle motivazioni e delle prospettive degli utenti. In altri purtroppo si tende a orientare secondo prospettive predeterminate.

La scelta, per il nostro ordinamento giurdico e per la nostra sensibilità culturale, spetta a ogni singolo cittafino che ritengo sia informato al meglio in ogni senso, anche delle differenti impostazioni scientifiche esistenti.

la comunità scientifica

la comunità scientifica esiste eccome. Ed è data dalla maggioranza di scienziati che pubblicano ricerche di validità scientifica.

Che poi tu possa crederci o meno, sono opinioni, e io anche se non le condivido le rispetto.

Inoltre il fatto che una malattia sia "scelta" o meno, cambia poco, e tanto per dirne una, mio zio ha deciso di imbottirsi di farmaci inutili perché ipocondriaco, e questi gli hanno causato il parkinson. Quindi anche lui se l'è scelta?

Inoltre la tossicodipendenza annulla eccome la capacità di prendere certe decisioni. Ti auguro di non provarla mai, ma se dovessi provarla capiresti. Non basta averla studiata sui libri e prepararsi a fare delle pubblicazioni in materia.

Continuo a non capire come fai a dare giudizi di stampo generale sui SerD. Li hai visitati e hai parlato con i medici di quelli di tutta Italia? O di una percentuale statisticamente valida?

Che ci siano alcuni operatori incapaci, ne sono consapevole. D'altronde ci sono in qualunque ambito e in qualunque professione.

 

Poi non ho dato giudizi di

Poi non ho dato giudizi di carattere generale sui SerD. Sono convinto che esistano molte differenze fra i vari operatori e i diversi presidi. Riguardo la implicazioni sulle capacità di scelta, sulla volontà e su altre facoltà neuropsicologiche ci sono tantissime pubblicazioni e idee che non consentono di considerare esaustivo e il concetto di "malattia cronica e recidivante del cervello".. 

Caro anonimo ma lo sai che

Caro anonimo ma lo sai che sei di una pesantezza mortale? Anche se non ti firmi continui a infestare i post con mille messaggi dove vuoi sempre predicare come se fossi il detentore della verità assoluta. Oltretutto usi un linguaggio non di facile comprensione, spesso devo rileggere per capire cosa intendi dire. E comunque anche a me sembra che tu non abbia nessuna esperienza ne  con l'eroina e né con i Sert, oppure se ce l'hai avuta probabilmente risale 30 anni fa. Mi ricordi un tizio che scriveva anni fa, pulito da 3 decenni ma interveniva sempre con i suoi pipponi antiquati. Trovo veramente fastidiosi i flame che crei sotto i post tra l'altro uscendo completamente dal tema. Pensi che i tuoi mille messaggi abbiano aiutato qualcuno? Secondo me quasi mai 

 

 

Dipende dai forum in cui

Dipende dai forum in cui scrive. In certi è un ex tossicodipendente, in altri un ricercatore che ha solo fumato qualche cannetta in gioventù.

Ma chi sarà mai questo simpatico burlone? 

Come sempre grazie di cuore.

Come sempre grazie di cuore. Se posso permettermi e senza creare disturbo mi vorrei aprire in questo forum che dire grazie che esista è  davvero troppo poco ,anche perché  sono sincero ho notato che scrivere qui mi fa davvero molto meglio e mi fa stare bene ma parecchio ,invece quando vado al sert noto la differenza  di come vengo trattato nel senso che mi fanno sentire che sono sbagliato che non avrò mai via di uscita ecc.... mi viene da dire  fanno di tutta l'erba un fascio, e quando esco da li mi sento parecchio giù di morale ,invece scrivere qui è  soprattutto venire ascoltato mi da una gran forza e tantissimea voglia di riscatto. Io sempre se posso permettermi  ho iniziato a fumare x il discorso lavoro dopo parecchi anni che lavoravo in un azienda questa a chiuso e da li e iniziato il mio calvario con le agenzie o per picchi di lavoro o per sostituzione malattie e infortuni.  Ad un certo punto sbattendo come un cavallo non sono più riuscito a  trovare lavoro e x vari motivi mi sono buttato giù  x vari motivi la mia famigli fa fatica ad arrivare a fine mese  arrivare ad avere il frigo vuoto per parecchie settimane non lo auguro a nessuno, tengo a precisare che ho sempre dato una mano in casa come giusto che sia non potendo lo più fare ed essere sempre con il culo perterra mi ha buttato giù da matti essendo un ragazzo sensibile ho notato che questa cosa mi stava uccidendo ad un certo punto hotrovat rifugio o meglio mi era sembrato di aver trovato rifugio nelle sostanze .cosa succede non mi sballata ma mi faceva pesare meno il fatto del lavoro xche come sballo boh credo che dipenda dalla qualità del materiale e da me sembra molto scarsa,poi come ben sapete lo doveva fare x forza x "essere normale ". Ora ho trovato lavoro e sono felice dopo aver toccato il fondo e aver deluso me stesso e i miei genitori  basta non lo voglio più fare e sono motivato tenendo sempre in alto la guardia. Scusate per il papiro  ma ripeti s riverenza qui mi fa bene piuttosto che andate al sert ,oggi il farmaco non lo preso e x ora mi sento benissimo,voglio provare a non prenderlo per un po' e se sto bene non credo di andare più al sert anche xche non mi posso permettere di saltare il lavoro x andare al sert dato che ho appena iniziato ,mi farebbe troppo male essere ancora a piedi. Come sempre ringrazio tutti voi e il forum di esistere e vi auguro una buonissima giornata. 

Dimenticavo io sto andando al

Dimenticavo io sto andando al sert di M. c. e non c'è un rapporto umano  mi fanno sentire  un numerico non vengo mai capito e il medico non vuole sapere nemmeno come sto lo psicologo se ne lava le mani e dice che lei non sa niente di terapie e mi dice di parlare con il medico  e l'assistente sociale  odora di vino fate un po' voi ,per quello che mi pesa andare sento che non mi fa x niente bene anzi mi sento sempre giù di morale x quello che sono non tanto favorevole ad andare più ,ovviamente so che non sono tutti uguali i sert anzi ,solo che dove vado io rapporti umani zero e ripeto non mi fa bene ora ho trovato lavoro e Giua questo mi ha fatto rinascere  quando prenderò il primo stipendi fare la spesa pagare le bollette occuparmi dei miei insomma anche xche non sono tanto giovani mi fa stare bene ,queste sono le cose che mi fanno bene e mi fanno stare bene dandomi una forza interiore come non mai ,non essere in mano a persone incompetenti . Ecco xche facevo tutte quelle domande  su quanto dura la terapia . Grazie di cuore a tutti e vi auguro sempre il meglio  ,se posso e non vi creo rotture di balle  mi piacerebbe tenervi aggiornati grazie mille. 

Se la tua situazione è questa

Se la tua situazione è questa, fai bene a rivolgerti altrove.

Solo, non smetterei di colpo col suboxone da 6mg. Avrai una crisi d'astinenza, che di solito sopraggiunge 48h dopo la sospensione.

Come ti ho già detto, è tuo diritto chiedere al SerD che te lo scalino loro. Se si rifiutano rivolgiti al difensore civico.

Un saluto

Anche a me è successo una

Anche a me è successo una volta di intervistare lo psicologo di un SerD completamente ubriaco, sporco e trasandato e che puzzava di alcol. Ma non sono tutti così, per fortuna. Sembra che tu sia capitato maluccio. Comunque, SerD o non SerD, qualche forma di sostegno in loco, oltre quella virtuale, sarebbe il caso di trovarla. Smettere le sostanze e i farmaci comunque qualche problema lo pone, sia fisicamente che mentalmente e sul tono dell'umore. Col tuo medico curante come va?

Il mio medico di base ?

Il mio medico di base ? Lasciamo perdere  un sacco di pregiudizi e il suo ragionare è il seguente "sei tossicodipendente?allora devi morire non sono persone da aiutare "e mi fermo qui  ecco chi è il mio medico . Comunque  vi dico una cosa nella maniera più sincera che posso  anche xche che senso avrebbe mentire.

Oggi è il secondo giorno  che non prendo suboxone  al lavoro è  andata bene e mi sono fatto pure una bella passeggiata con i miei cani, io sono parecchio motivato anche xche sì ho fumato qualche mese ma mi è  bastato  per vedere l'inferno  in cui si cade .pote sembrare forse troppo sicuro di me stesso ma sinceramente  arrangiarmi da solo mi fa sentire orgoglioso di me stesso  e mi da una gran botta di autostima ,e ripeto scrivere qui mi fa un gran bene e vi ringrazio tantissimo  e vi auguro sempre il meglio.

 

 

Beh, all'anagrafe assistiti

Beh, all'anagrafe assistiti il medico di base si può cambiare immediatamente. Penso che si possa fare anche online, in tempo reale. Forse ti conviene prima individuarne uno con cui aprirti e concordare una buona strategia. Le buone intenzioni e le motivazioni sono importanti, ma purtroppo la scoppia ti arriverà. E le cose le vedrai diversamente. E allora magari un'altra volta sola e poi basta, mi facio una scaletta di ero, prendo i farmaci al mercato nero e tutto il resto. Ti devi organizzare. Trovare altre risorse e altri appoggi, dentro o fuori il SerD. Magari anche con i tuoi ma non soltanto. Il rischio è anche quello di perdere fiducia se non dovesse andar bene. Comunque tanti auguri. Noi siamo qui.

Guarda per ora sto ancora 

Guarda per ora sto ancora  bene senza prendere nulla non ho assolutamente  pensieri a sostanze  domani è  il terzo giorno senza nulla e aggiornerò la discussione  ,non zero non ho proprio voglia di mollare  zero  veramente  mi è  bastato  vedere l'inferno in cui sono stato  prima era un rapporto amore odio con la roba ora provo solo odio so anche che è troppo presto per dirlo ma voglio avere la testa alta e tirar fuori le palle . Vi auguro una buonissima serata e domani vi aggiorno  sul mio stato. Grazie ancora di cuore. 

Sai Mike, proprio ieri ho

Sai Mike, proprio ieri ho ricevuto una mail da un mio caro amico, anche lui con una lontana esperienza di TD, anche lui superata quando ancora non esiteva l'odierna logica pietistica nei confronti dei presunti "malati" di TD, anche lui partecipe di un gruppo che si sta costituendo come contraltare ad alcune visioni dominanti e non sempre producenti, di cui mi sembra anche tu stia sperimentando i risvolti meno costruttivi.
Questo mio amico mi scrive del suo "orrore" (così lo definisce) per l'attuale situazione della droga, ridotta a mera questione di un mercato da cui si entra e si esce, con estrema facilità, come automi senza consapevolezza. A dire di questo mio amico, in molte associazioni e servizi deputati al trattamento dei  tossici come luoghi dell'accoglienza prevalgono visioni, che lui definisce "cascami" di vecchie ideologie, che continuano a considrare i tossici come vittime, derelitti da salvare, dalle grinfie del sistema e dai cattivoni, che non aspetterebbero altro che di perseguirli secondo logiche rpressive e giudiziarie.
Visioni tardive di presupposti spariti da un pezzo, ma che possono produrre il risultato di destiruire gli "utenti" della propria dignità e responsabilità.
A me sembra che tu stia scegliendo la strada più difficile. Che è incerta. Che non sappiamo che esiti avrà e che ne avrà. Che potrebbe anche richiedere prezzi molto elevati da pagare. Mi sembra comunque che la strada che tu stai scegliendo è quella di provare a uscire dalla droga come persona, piuttosto che nella prospettiva di diventare un "ex tossicodipendente".
Tu in questo forum troverai opinioni di vario genere e molto diverse fra loro. E credo sia bene così. Io non ho le stesse idee di chi lo gestsce, tutt'altro. Ma ne riconosco l'apertura mentale e la capacità di fare spazio anche a idee ed espressioni diverse da quelle cui si ispirano.
Qui troverai le opinioni di chi pensa che chi è tossicodipendentente debba rimanerlo per sempre o comunque mantenere una certa forma mentis caratteristica (tra l'altro coincidente con la propria), per cui si potrebbe essere riconoscibili anche semplicemente dalle idee, dalle opinioni o dai percorsi di recupero. A me sembra che a proposito di tossicodipendenza spesso prevalga una sorta di "autostigmatizzazione estensiva" con presunzione di validità "erga omnes". Cioè attribuirsi da se stessi uno stigma, un marchio, e presupporre che debba valere per tutti.
E' facile pure pensare che chi smette di drogarsi debba rimanere un "ex tossicodipendente", sposando una presunta "causa" di categoria. 
Vero è che certe esperienze rimangono nella propria storia, ma questa prosegue. Certo, ci vuole tempo, sicuramente mesi e anni per un buon recupero. Ma oltre ogni possibile stigma, giudiziario, biomedico o autoinflitto, posso assicurarti che si rimane persone. Ciascuno con la possibilità di pensare a modo proprio. 
Per molti questi concetti saranno pesanti e difficili. Nei SerD non credo che se ne parli molto. Altrove un po' sì. 
Io parto dal presupposto che le persone abbiano sufficiente intelligenza per comprendere, per fare le proprie scelte e portare avanti la propria ricerca, come tutti. tossici o meno.
Buona giornata a tutti.

Ciao, ho letto con attenzione

Ciao, ho letto con attenzione il tuo commento  è devo dire che x quel che ho visto anzi quel che ho provato  in alcuni sert c'è  tanta di quella confusione ,e manca proprio il rapporto umano certo ne vedranno anche di tutti i colori ma mi chiedo come si può aiutare una persona così . Io sempre personalmente ogni volta che uscIvo dal sert mi sentivo male giù di morale e con pochi stimoli per riprendermi la mia vita  ,oggi dopo un mese di suboxone  è il terzo giorno senza prendere nulla e ho ricevuto anche una bella notizia x quanto riguarda il lavoro e quindi mi fa pesare che sono io che voglio cambiare  è la mia testa che lo dice e sono orgoglioso di me stesso, quando invece il suboxone mi annebbiava tutto testa pensieri voglia di vivere ecc... ok ammetto che quando ero in astinenza mi è servito non capisco anche un altra cosa :il medico era contrario sul fatto che trovassi lavoro dicendomi di aspettare quando la causa che mi ha portato a fare uso di eroina e stato proprio il discorso di non avere un lavoro ,e quindi sono giunto alla conclusione che invece che aiutarmi mi volevano danneggiare passami il termine .ora sto bene senza prendere nulla e sono contento di me stesso e della vita anzi questo smettere di essere s hiavo mi ha fatto ricordare di chi sono. Una buona serata a te e tutti quanti

No, con credo che sia volontà

No, con credo che sia volontà di danneggiare. O almeno spero che non sia così. Comunque tante cose sul funzionamento dei SerD meritano riflessione pubblica secondo me.
Piuttosto penso che il comportamento di ALCUNI operatori e di ALCUNE équipe sia dettato da un misto di insipenza, presunzione e incapacità di comprensione, scarsa propensione a mettersi nei panni altrui. Forse anche perchè sono abituati a una quota consistente di "utenza" obiettivamente costituita da individui con scarso spessore "esistenziale" diciamo. Per la maggior parte basta che gli dai sostanze e sono a posto. Non chiedono altro, né di meglio. Non comprendono neanche altre possibili prospettive. Quasi le vivono come una minaccia o un assedio. Alcuni proprio con manifestazioni persecutive, che è possibile leggere anche su questo forum.
Io ti auguro che le cose per te procedano come in questi tre giorni. Penso che siano molti i fattori che possano aiutare, anche a non sentire o sentire meno il craving e l'astinenza. Le motivazioni, i valori morali, giocano un ruolo importante. Come anche la famiglia.
Ribadisco comunque l'orientamento alla prudenza. Anche se dovessero insorgere difficoltà possono essere affrontate e superate, trovando i giusti sostegni. 
Ciao.

Innanzitutto alla domanda

Innanzitutto alla domanda quanto dura la terapia, certamente dipende dalla tua situazione di base, come procedi, come è solito procedere il medico...MA: ciò non toglie non solo che sia posssibile dare delle indicazioni di massima, ma anche che sia come minimo doveroso farlo. chiedi al tuo medico, non esiste che non te lo dica, sia per dovere che poi anche solo per stimolo. ad ogni modo i tempi, visto quanto hai scritto su di te, sono intorno ai 9/12 mesi, secondo la mia esperienza che vale quel che vale. prime settimane di induzione, stabilizzato qualche mese a regime con urine pulite, scalaggio: se va tutto bene, cosa che dipende da te, i tempi a grandi linee sono questi solitamente.

Nella mia esperienza in piu sert  nemmeno lontamente viene seguita la linea del dare terapia a vita, poi per carità come la mia ci possono essere (o soprattutto essere state tanti anni fa) esperienze diverse che rispetto. in alcuni seguono i tempi sopra descritti, assecondando la volonta di smettere e seguendo passo passo i progressi fatti, in altri ti martellano le palle e ti obbligano a scalare nei tempi che dicono loro che piu o meno restano quelli. in alcuni ti consigliano vivamente lo psicologo, se ne senti il bisogno, in altri ti obbligano ad andare da psicologi ed educatori, anche a costo del tuo lavoro se necessario. nei sert offrono anche gruppi di aiuto dove si parla, prega, canta, danza, si fanno gang bang e pet-petting therapy. io ho trovato solo medici che si lamentano di quelli che vanno li da 30 anni, solo medici che incitano/obbligano a non stare li troppo a lungo. resta poi il fatto che tutti sanno benissimo che se vogliono possono scalare pure da soli, con tutte le conseguenze del caso. di problemi nei sert ne ho trovati tanti, ma non quello di voler fare degli zombie a vita.

il mio consiglio quindi è: se ti trovi male, cambia. soprattutto se come dici non capiscono l importanza del lavoro. a mio parere il lavoro è fondamentale per far stare bene, non solo dal punto di vista finanziario, chiunque figuriamoci un TD. vadano affanculo se non lo capiscono, vai da chi ti vuole aiutare davvero: ti assicuro che medici ed opertatori nei sert bravi, competenti ed empatici ne esistono anche se vanno cercati con cura. ad ogni modo ormai la terapia lhai iniziata, mi pare sia pulito, pertanto entro non molto dovresti iniziare lo scalaggio: chiedi al tuo medico quando, valuta i tempi e se vale la pena cambiare o se ormai manca poco e vuoi finire li.

coraggio, sei sulla strada giusta, puoi lasciarti tutto alle spalle se continui cosi. in bocca al lupo! Stupefatto