Salve, ho 22 anni e fino a qualche tempo fa ho avuto a che fare con le sostanze: Ho fumato Marijuana e Hashish per 10 anni (iniziando a 12), sui 18/19 anni ho fatto uso di cocaina, ma il rapporto non è durato per più di qualche assunzione (in 6 mesi ci saranno state 4/5 occasioni, con massima dose di 1g, via nasale), ho provato i "Magic Truffle" (spore psicoattive, niente di che) e per 3 anni, dai 19 ai 21, ho fatto uso di MDMA, cristalli in acqua. Su quest'ultima pongo maggiore attenzione, poichè pur assumendola a "saltoni" (d'estate non la prendevo, d'inverno ripetutamente), mi ha lasciato il segno. E' un anno che non la prendo più, dopo le ultime 2 serate disastrate dal collasso e dalla paranoia. Una volta, circa 1 anno e mezzo fa, ne assunsi parecchia (circa 1,6 g in una sola volta, quantità disciolta in poco meno di 1/2 l d'acqua); ricordo che il giorno dopo, oltre ai soliti postumi, proprio non riuscivo ad articolare le frasi, le lasciavo a metà e i pensieri erano limitati a quello che i 5 sensi elaboravano sul momento). Come ho detto, ormai non tocco sostanze pesanti da un anno, ho smesso con le sigarette, sto attento all'alcol e ho diminuito drasticamente erba e fumo e l'intento è di smettere anche con questi. Nonostante l'oggettiva ripresa in mano della mia vita però, sento di non essere più lo stesso, sia nell'intelletto che nella sfera emotiva. Mi sento rallentato, ho difficoltà a fare calcoli elementari, non ricordo più tanto bene il passato (sia lontano che prossimo), quelle capacità di ragionamento e deduzione che mi hanno distinto e portato risultati in passato adesso sembrano svanite. Emotivamente parlando forse c'è il risvolto peggiore: sono apatico, non provo più passione per nulla, non provo più neanche un minimo interesse per le ragazze (sono etero), idee cupe e depressione sono molto più ricorrenti e più facilmente mi portano a quel pensiero che scaccio ogni volta. Ero un adolescente curioso e pieno di sogni, e adesso che ho iniziato a inseguirli davvero, non provo niente, nessuna soddisfazione.La sensazione è quella di aver tagliato via un pezzo di me, quel mix di mente e cuore in cui mi identificavo come singolo, come unico, e in tutto questo ogni santo giorno la mente mi riconduce ai flashback di quelle esperienze, anche a distanza di anni. Devo accettare le conseguenze e convivere con esse? O il tempo migliorerà le cose? Quel pezzo di me è davvero andato per sempre? Quei circuiti possono riattivarsi in qualche modo?
Risposta
Ciao. Premesso che per capire se si è in presenza o meno di una alterazione neurologica causata dall'assunzione prolungata di determinate sostanze occorrono specifiche indagini conoscitive non invasive (tac, risonanza magnetica ecc), la situazione che stai vivendo e lo stato di demotivazione quotidiana che stai attraversando, fanno pensare che sarebbe forse utile l'intervento ad esempio di un terapeuta con cui cominciare un percorso di approfondimento e rimotivazione sulla tua vita. Cosa che ci sentiamo di consigliarti caldamente.